Paesaggio

Pittore puro, E. Rossaro non credeva alle “giustificazioni letterarie dell’Arte”. Riteneva che la creazione spontanea, anche se sinceramente ispirata, non potesse condurre che ad un commovente balbettio puerile.

L’Artista – maggiormente se crea nel silenzio e nella meditazione – confida all’opera sua un messaggio di vita, (si dovrebbe dire d’amore), messaggio che cerca altre anime come la sua, nel passato, nel futuro. Egli è restio ad esporlo alla critica degli indifferenti. Il profano ne vede soltanto l’impronta muta.

A sinistra: “Nevicata”, olio su cartone, cm 98x66

"Valle di Cadore", olio su tavola, cm 27x36, 1913


“Bassa Padana ferrarese”, olio su tavola, cm 31x41



Il modello, visto in riposo, esprime con dignità la sofferenza superata, la fierezza, o la dolce calma interiore; continua a vivere davanti a noi.


La sua Arte non si disperde nella ricerca del pittoresco, va d’istinto al carattere, lo riassume nell’espressione del volto e delle mani più che non farebbe una descrizione psicologica: “la pittura è l’arte del tacere”.


Attraverso la forma il pittore raggiunge la vita.



A sinistra: “Bragozzo adriatico”, olio su tavola, cm 12x9


"Bassa Padana", olio su tavola, cm 12x19


"Carro in Piemonte", olio su cartone, cm 12x19


"Savogno", olio su cartone, cm 40x60


"Dintorni di Vercelli", olio su tavola, cm 12x18,5


“Varigotti”, olio su tavola, cm 18x27



“Novara – La Bicocca”, olio su tavola, cm 28x38, 1941





sopra: "Crozzon e Cima Tosa - Val Brenta", olio su cartone, cm 9x12,5

a sinistra: "S. Moritz", olio su cartone, cm 80x70


"S. Michele di Pagana", olio su tavola, cm 26x35


“Leda – fiaba n°21”, olio su tavola, cm 68x97, 1944